Terremoto Abruzzo |
Sanremo
/
Ventimiglia
/

Caritas Italiana Liguria ha definito come area d’intervento la zona Barisciano – Valle di Navelli

28 aprile 2009 | 10:49
Share0
Caritas Italiana Liguria ha definito come area d’intervento la zona Barisciano – Valle di Navelli

Stiamo ricercando mezzi di trasporto, soprattutto camper e roulotte, sia per viaggi brevi che per permanenze prolungate e tende/tendoni che possano essere utilizzate come spazio multiuso nei campi

Caritas Italiana ha definito come area d’intervento affidata alla Delegazione Caritas Ligure la zona Barisciano – Valle di Navelli.
Rispetto alla prima suddivisione è stata stralciata la zona in alta quota, e la parte più a ovest è stata delineata come zona a se stante.
Nell’arco di due settimane verranno inviate sul luogo due squadre con persone esperte per riuscire il più velocemente possibile ad avviare un lavoro continuativo in loco.
La prima squadra è in zona da lunedì 27 e si compone di Maurizio Marmo, Giovanni Bianchi, Anna Gaggero e Moreno Baggini.
Ieri è stata fatta una prima riunione con Caritas Italiana per una valutazione generale della situazione, per programmare le visite, per recuperare documenti e pass, per reperire contatti con i parroci (otto, di cui sette stranieri). Una persona di Caritas Aquila accompagnerà la Delegazione durante  la visita.
Oggi, martedì, verranno visitati:
Barisciano, il centro più grande, 1700 abitanti ed un campo tende che accoglie 1200 persone.  Poggio Picenze, Valle dei Navelli e i tanti paesini sparpagliati nella zona.
 Domani, mercoledì, verrà dedicato  a:
Caporciano, Collepietro, Prata d ‘Ansidonia, San Pio delle Camere e paesi limitrofi.
 Giovedì mattina, prima della partenza, verrà fatto nuovamente il punto della situazione al centro di coordinamento di Pettino.
La squadra è dotata di un camper  e di un fuoristrada.
 Gli obiettivi principali della visita (oltre che a recuperare più informazioni possibili di ogni genere con particolare attenzione alla realtà ecclesiale, ai soccorsi in atto e alle possibili evoluzioni) sono:
– cercare di individuare il baricentro della zona;
– iniziare a capire dal punto di vista logistico quali possibili soluzioni per l’insediamento;
– individuare i riferimenti ecclesiali e civili e “farsi conoscere”.
La seconda squadra scenderà il 5 maggio e sarà presente in zona fino a venerdì 8.
Avrà come obiettivo principale quello di concretizzare l’insediamento del campo ed organizzare le attività continuative a partire dal week-end del 16/17 maggio.
 Il 4 maggio si terrà a Genova una riunione con i referenti diocesani, i reduci della prima squadra ed i componenti della seconda
Le prime squadre dell’insediamento definitivo dovranno essere agili, competenti e pronte ad un lavoro serrato soprattutto di analisi, monitoraggio e relazione con i riferimenti locali (come in tutte le emergenze le prime due/tre squadre saranno determinanti).
La prossima settimana la Delegazione cercherà di ordinare le disponibilità e le  risorse delle Caritas diocesane (volontari, strumenti, materiali, ecc).
Si pensa di organizzare un corso base di formazione comune per quanti non hanno mai affrontato interventi in emergenza con la Caritas.
Stiamo ricercando mezzi di trasporto, soprattutto camper e roulotte, sia per viaggi brevi che per permanenze prolungate e tende/tendoni che possano essere  utilizzate come spazio multiuso nei campi.